Infortuni: ecco ergoCub, robot per evitare malattie muscolo-scheletriche

Progetto presentato da Inail con istituto italiano di tecnologia

"Abbiamo presentato con Inail un progetto che si chiama ergoCub, un'evoluzione di alcuni dei nostri studi di robot umanoide per realizzare un robot che in maniera autonoma può diventare un aiuto per il lavoratore in tutti quei lavori tipicamente debilitanti, quindi che possono portare in ultima analisi a delle patologie del sistema muscolo-scheletrico". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giorgio Metta, direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia, a margine del Festival del lavoro in corso a Firenze. "Queste rappresentano, secondo i dati Inal, il 70% delle denunce di infortunio. Eventi infortunistici non traumatici di per sé ma dovuti al continuo ripetersi di azioni non ergonomiche e che quindi poi portano alla malattia", ha continuato. "La robotica è certamente uno dei presidi che potrà aiutare in futuro a ridurre questo genere di infortunio e quindi poi in ultima analisi a far vivere meglio le persone e i lavoratori in questo caso", ha spiegato.

Ma concretamente cosa fa attualmente questo robot? "Abbiamo due componenti - spiega Metta -. Una è di misura della fatica del lavoratore, quindi un sistema di sensori che sono di fatto contenuti nella tuta da lavoro e misurano la fatica che sta facendo la persona e un'altra che porta questo dato verso un robot che può sollevare dei pesi e quindi, in tutte le situazioni dove c'è un peso da sollevare, alleviare la fatica. L'essere umano facendo poca forza in realtà solleva dei pesi molto maggiori e questo è un po' lo scopo del progetto", ha spiegato.

Lo sviluppo in situazione concrete è la strada a cui si punta. "Una prima fase è stata quella proprio della realizzazione dei dispositivi, ci sarà una seconda fase di realizzazione ulteriore dei vari software che serviranno per il controllo del movimento dei robot in diversi scenari applicativi. Il magazzino piuttosto che un altro tipo di industria e poi via via si andrà verso, speriamo, la possibilità di traslare poi le applicazioni effettivamente in casi concreti di uso, di utilizzo, quindi portare tutte queste soluzioni verso l'industria", ha concluso.

(Pal/Labitalia)