Intervento del direttore Occupazione, lavoro e affari sociali dell'Ocse
"L'intelligenza artificiale può essere uno strumento fondamentale per cambiare la formazione rendendola più mirata sulle esigenze delle aziende e dei lavoratori. Ma va governata. C'è bisogno di inquadrare l'uso di questo strumento in un quadro normativo". Lo ha detto Stefano Scarpetta, direttore Occupazione, lavoro e affari sociali dell'Ocse, intervenendo sul palco del Festival del Lavoro in corso a Firenze.
(Pal/Labitalia)
IA: Scarpetta (Ocse), 'a oggi non c'è evidenza che sostituisca lavoratori umani'
"Quello che abbiamo fatto all'Ocse è condurre un 'viaggio' su 2.000 imprese e 5.300 lavoratori che usano l'intelligenza artificiale. E abbiamo chiesto loro qual è stato l'impatto dell'utilizzo di questa tecnologia. Il primo risultato che emerge in maniera chiara è che, ad oggi, non c'è evidenza che l'intelligenza artificiale sostituisca i lavoratori umani. Nel senso che le imprese che usano l'intelligenza artificiale lo fanno perché hanno bisogno di un'intelligenza artificiale. E lo fanno affiancando l'intelligenza artificiale ai lavoratori". Lo ha detto Stefano Scarpetta, direttore Occupazione, lavoro e affari sociali dell'Ocse, intervenendo sul palco del Festival del Lavoro in corso a Firenze.
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Ia: Scarpetta (Ocse), 'serve formazione per adeguare competenze lavoratori'
"Ad oggi non c'è evidenza a livello aggregato che le imprese sostituiscono le persone con l'intelligenza artificiale. Quello che vediamo che l'IA è usata come strumento complementare a quello dei lavoratori. Le mansioni che i lavoratori svolgono e svolgeranno stanno cambiando in modo radicale in alcuni casi. C'è bisogno di investire in formazione affinché i lavoratori abbiano quelle competenze che oggi e domani sono necessarie a rimanere complementari a quello che potrà fare l'intelligenza artificiale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Scarpetta, direttore Occupazione, lavoro e affari sociali dell'Ocse, a margine del Festival del lavoro in corso a Firenze.
"Bisogna investire molto nella formazione e l'Italia - è in questo molto in ritardo - in maniera storica e strutturale e quindi bisogna mettere più risorse, ma anche usare l'intelligenza artificiale per migliorare il modo in cui si fa la formazione agli adulti", ha concluso.
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