Così il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, chiudendo dal palco la quindicesima edizione del Festival del Lavoro.
"Il Festival nei 15 anni è cresciuto in modo esponenziale, non sta a me giudicare ovviamente l'organizzazione, la partecipazione. Noi siamo molto soddisfatti dei contenuti, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci come professionisti con tutte le parti sociali, con la politica di destra, di sinistra, di centro, di ogni tipo di idee, che sono state portate anche da accademici, da partecipanti alla società civile. Una serie di ragionamenti e riflessioni che poi hanno portato a un pensiero finale, che è quello che noi stiamo maturando già da tempo: non si può stare fermi senza formarsi, non si può aspettare che il mondo cambi rispetto alle nostre esigenze". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, traccia un bilancio della quindicesima edizione del Festival del lavoro conclusosi poco fa alla Fortezza da Basso a Firenze.
E De Luca ha spiegato che "quello che è stato, il mondo che molti di noi hanno vissuto, in cui si cominciava un lavoro e si finiva esattamente quello stesso lavoro dopo 30-40 anni di attività, non c'è più. Oggi c'è bisogno di formazione continua, di adeguamento delle proprie capacità. L'intelligenza artificiale accelererà questo processo, alcune figure scompariranno, altre nasceranno, ma la cosa importante è che ognuno di noi non si fermi perché se non ti formi sei fuori", ha concluso.
Festival Lavoro: De Luca, 'quasi mille studenti in 3 giorni, guardare al futuro e formarsi'
"Da questi tre giorni abbiamo avuto un monito che ci aiuterà a guardare avanti: chi si ferma si perde, chi si forma si salva, non c'è possibilità diversa, con l'IA non avremo altre possibilità". Così il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, chiudendo dal palco la quindicesima edizione del Festival del lavoro a Firenze.
"Abbiamo avuto - ha sottolineato - quasi mille studenti alternati nei 3 giorni per seguire il nostro orientamento. Il futuro è oggi, la nostra categoria sta già applicando l'intelligenza artificiale”.
"Una categoria, quella dei consulenti del lavoro, all'avanguardia e che farà grande tesoro di questi tre giorni. Grazie delle emozioni che ci avete regalato", ha continuato.
"Credo che la cultura della sicurezza deve essere diffusa e ognuno deve fare la sua parte. Tutti noi abbiamo la responsabilità su questo: non solo i Consulenti del lavoro, non solo il governo, ma anche le parti sociali. Bisogna parlare di meno e fare di più: noi facciamo la nostra parte, andiamo nelle scuole e spieghiamo cosa è la sicurezza del lavoro, quali sono le regole e come agire sulla prevenzione". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, alla premiazione, al Festival del lavoro, dei vincitori del progetto 'GenL', attraverso il quale i professionisti portano la cultura della legalità nelle scuole e nelle università su e giù per l'Italia.
(Pal/Labitalia)
De Luca, 'GenL per legalità ed etica tra studenti, rispetto norme fondamentale'
"Grazie a tutti e al ministro Bernini per testimoniare con la sua presenza l'impegno che portiamo avanti con i nostri giovani di categoria nella diffusione della legalità e dell'etica nelle scuole e nelle università. Con questo progetto andiamo a spiegare che il lavoro deve essere regolare, etico, dicendo no a violazioni e allo sfruttamento, con il rispetto totale di tutto quello che la norma prevede. Abbiamo sviluppato questo gioco, che è partito in modo cartaceo, e oggi è appunto un videogioco, contattando 700mila studenti. I due vincitori di oggi verranno anche con noi a Bruxelles in visita alle istituzioni europee, che sono fondamentali. Senza regole e senza limiti c'è anarchia e l'anarchia non fa bene a nessuno". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, alla premiazione, al Festival del lavoro, dei vincitori del progetto 'GenL', attraverso il quale i professionisti portano la cultura della legalità nelle scuole e nelle università su e giù per l'Italia.
(Pal/Labitalia)
