Mafia: Sbarra (CISL), “Tanta attività di denuncia tra lavoratori e organizzazioni sindacali”

Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "C'è tanta attività di denuncia tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Il tema della legalità e delle regole contrapposte all'illegalità, che lo Stato ha messo in campo in maniera anche molto forte, ha al centro una scelta etica e morale". Così Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, intervenendo alla dodicesima edizione del Festival del Lavoro. "Bisogna intensificare - auspica - ispezioni controlli e verifiche soprattutto sull'applicazione dei contratti, dove vediamo tanta negazione dei diritti. Stiamo chiedendo che siano intensificate le attività di controllo, monitoraggio e verifica nei luoghi di lavoro".

"Si eserciti - sottolinea - una forte attività di contrasto ai poteri criminali e contestualmente si avvii una fase di crescita e di sviluppo per assicurare lavoro soprattutto ai tanti giovani disoccupati del Mezzogiorno".

 

APPALTI: SBARRA (CISL), “CONTRO QUALSIASI IPOTESI DI SMANTELLAMENTO DEL CODICE”

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Siamo contro qualsiasi ipotesi di smantellamento del Codice degli appalti, che può essere semplificato e migliorato, ma noi lo consideriamo un elemento che ci aiuta a garantire trasparenza e sicurezza della catena degli appalti", ha poi precisato Sbarra.

"Come sindacato - spiega - stiamo spingendo molto per una ripartenza degli investimenti sulle infrastrutture decisive per le nostre economie, ma attenzione anche qui ad abbassare il livello di sicurezza, rasparenza, controllo come, ad esempio, si è fatto in passato favorendo la logica del massimo ribasso".

 

LAVORO: SBARRA, “SENZA LEGALITÀ NO VERO SVILUPPO, COLPIRE MAFIA SUL TERRENO ECONOMICO”

Roma, 29 apr.(Adnkronos) - "Senza legalità, non ci può essere vero sviluppo. Per un'impresa, operare in un ambiente inquinato da mafia, camorra o 'ndrangheta significa avere costi in più, che la rendono meno efficiente e competitiva", ha precisato.  "Bisogna perseguire i mafiosi e le loro attività criminali. Il primo terreno su cui colpire le mafie è dove fa loro più male: quello economico. Significa proseguire sulla strada della confisca delle aziende infiltrate, dei beni immobili e dei patrimoni frutto dei narcotraffici e delle attività legate al gioco d'azzardo, all'usura, alla gestione dei rifiuti, allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, agli appalti pubblici. Gli investimenti sulle infrastrutture sono decisivi.  "Guai, insomma, a mettere mano al codice degli appalti pubblici in modo tale da destrutturare regole e tutele. La risposta decisiva è il lavoro. Bisogna affrancare le persone dalla paura e dal bisogno. Combattere le disparità sociali e territoriali. Riscattare lo sviluppo il Mezzogiorno. Realizzare infrastrutture materiali, digitali e sociali. Investire su sanità, scuola e pubblico impiego. È il lavoro che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità", conclude il segretario generale della Cisl.