Il lavoro chiama, i lavoratori non rispondono

Nei prossimi quattro anni le aziende rischiano di non rintracciare i profili necessari per la propria attività, stando alla ricerca della Fondazione Studi illustrata alla conferenza stampa di presentazione del Festival del Lavoro

Intervenire sulle tante variabili del mercato del lavoro per coglierne le spinte trasformative e superare il divario crescente tra domanda e offerta di lavoro. In tempi rapidi, perché è alto il rischio che entro il 2026 le aziende non riescano a rintracciare i profili necessari per la propria attività e che a fronte di un fabbisogno di circa 4,3 milioni di lavoratori, restino disattese 1 milione e 350mila ricerche di personale per assenza di candidati. Ad evidenziarlo le stime dell’indagine “Il lavoro che c’è, i lavoratori che non ci sono”, realizzata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e presentata oggi, all’Università di Bologna, nel corso della conferenza stampa della XIII edizione del Festival del Lavoro, che si svolgerà dal 23 al 25 giugno al Palazzo della Cultura e dei Congressi. “Il mondo del lavoro – ha affermato Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro a margine della conferenza stampa - è la cartina al tornasole dei complessi cambiamenti che hanno caratterizzato gli anni passati e ancora di più incideranno su quelli futuri. Confrontarci sulle transizioni economiche, sociali e digitali con tutti gli attori coinvolti era un imperativo per la nostra Categoria, al centro tra le esigenze datoriali e quelle dei lavoratori”. E sulla possibilità che il Festival offre di preparare i giovani all'inserimento lavorativo sì è espressa Paola Fabbri, Delegata per il Rettore per l'orientamento in uscita, il job placement e gli Alumni dell'Università di Bologna. "Occasioni come il Festival del Lavoro rappresentano per gli studenti e i neolaureati importanti opportunità di approfondimento e arricchimento al di là dei contorni formativi propriamente universitari", ha sottolineato ribadendo il valore aggiunto in termini di orientamento e formazione che l'evento può portare agli studenti che parteciperanno alla tre giorni.

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